Quando si segue un regime alimentare ipocalorico, il solo monitoraggio dell’andamento del peso non è sufficiente come indicatore e può essere addirittura fuorviante.
E’ necessario controllare anche altri parametri e in particolare la composizione corporea.
La bioimpedenziometria (BIA) è un esame che permette di valutare la composizione corporea, associata sempre alla valutazione dietistico nutrizionistica specialistica.
È un esame molto semplice e non invasivo che permette l’analisi qualitativa e quantitativa della composizione corporea.
La (BIA) consente di stimare le due componenti principali del nostro corpo (massa grassa e massa magra), partendo dalla valutazione dello stato idrico.
A cosa serve la BIA?
Siete a dieta e nonostante tutti gli sforzi l’ago della bilancia non scende come dovrebbe?
I pantaloni stanno diventando larghi anche se il peso rimane stabile? O al contrario avendo perso qualche chilo, sembra non si veda o oppure i chili persi sono stati già ripresi?
Quando si è a dieta il peso non è l’unico elemento da tenere in considerazione. Una maggiore o minore perdita di peso dipende non solo dall’alimentazione, ma anche dalla costituzione di ciascuno di noi, dal metabolismo individuale, dalla percentuale di massa grassa o magra dell’organismo, tenendo conto che la massa magra, ovvero i muscoli, a parità di peso, consuma più energia del grasso e a parità di “quantità” pesa di più.
Che cos’è la Bioimpedenziometria o BIA?
È un esame molto semplice e non invasivo che permette l’analisi qualitativa e quantitativa della composizione corporea.
La (BIA) consente di stimare le due componenti principali del nostro corpo (massa grassa e massa magra), partendo dalla valutazione dello stato idrico. La determinazione dei parametri dura pochi minuti ed avviene dopo l’applicazione di elettrodi sul dorso delle mani e dei piedi.
A cosa serve la valutazione della massa corporea?
Serve ad avere una stima della composizione corporea: massa magra (acqua, muscoli, ossa) e massa grassa (tessuto adiposo).
Sono previste norme di preparazione all’esame?
Per ottenere un risultato il più possibile accurato è consigliabile:
- Nelle 24 ore precedenti va garantita un’idratazione adeguata (per un soggetto sano circa 1500 ml)
- Digiuno da almeno 5 ore, comprese le bevande (ma esclusa la quota indicata di acqua)
- Non effettuare attività̀ fisica moderata/intensa nelle 8 ore precedenti
- Detergere accuratamente mani e piedi e non applicare creme
- Svuotare la vescica in prossimità̀ dell’esame
- Gli esami non possono essere effettuati in caso di stato febbrile
- Donne in stato fertile devono segnalare la data dell’ultima mestruazione
- Togliere gli oggetti metallici (bracciali, anelli, collane)
- La presenza di protesi all’anca/ginocchio non è una controindicazione all’esame
Possono farlo tutti?
La BIA è controindicata in caso di:
- portatori di Pace Maker (stimolatore cardiaco) e neurostimolatori, elettrodi impiantati nel cervello o subdurali
- portatori di impianti per l’udito (se esterni vanno rimossi)
- donne in gravidanza
La BIA è dolorosa o pericolosa?
L’esame non è invasivo e il paziente non sente dolore. Lo strumento è dotato di batterie proprie e pertanto non è collegato alla rete elettrica.
Come funziona la BIA?
Il paziente si sdraia sul lettino e gli vengono posizionati gli elettrodi su una mano e un piede.
Rimane sdraiato in questa posizione per circa 10 minuti al fine di permettere una buona ridistribuzione dei liquidi corporei. Successivamente viene effettuato l’esame che richiede in tutto circa 30 secondi.
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