ACNE

Di cosa si tratta?

L’acne è l'ottava malattia più frequente al mondo con una prevalenza globale stimata del 9,4% con 650 milioni di persone affette. Si tratta di una condizione molto frequente, soprattutto in età adolescenziale. Si stima che ne risulta affetta tra l’80 ed il 90% della popolazione giovanile, con una maggiore incidenza nelle ragazze, specialmente quelle di età compresa fra i 13 ed i 15 anni, rispetto ai soggetti di sesso maschile, i quali risultano maggiormente colpiti fra i 15 ed i 17 anni.

Come si manifesta?

L’acne è una condizione multifattoriale e non sono completamente comprese le sue cause.
Le manifestazioni dell'acne sono estremamente polimorfe con presenza di comedoni (i classici “punti neri”), papule, pustole, fino ad arrivare a manifestazioni più gravi (noduli, cisti, ascessi, infiltrati flemmonosi). Le lesioni più severe dell'acne se non correttamente trattate possono comportare esiti cicatriziali.

Dove si manifesta?

I distretti cutanei maggiormente interessati sono il volto, il dorso e il torace. Essa può insorgere e perdurare anche in età matura. Nei pazienti più giovani le lesioni coinvolgono più frequentemente il volto, interessando fronte, guance, mento. In età adulta, invece, le lesioni si localizzano preferenzialmente a livello della regione periorale, nelle donne, e a livello del tronco negli uomini.

L’acne ha fortissimo impatto sulla qualità della vita del paziente sia per l’aspetto cosmetico sia per i sintomi clinici e il disagio sociale che ne deriva. La notevole variabilità nella presentazione del quadro clinico, nell’età di insorgenza e nell’andamento evolutivo, comportano la necessità di un’attenta valutazione del paziente nella fase attuale di presentazione della patologia al fine di inquadrare al meglio la scelta terapeutica.

Quante tipologie di acne esistono?

Esistono numerose classificazioni:l’acne può essere identificata in base all’età in cui si presenta: acne pediatrica, acne dell’adolescenza, acne dell’adulto, ecc., ma viene anche descritta in base alla severità dei sintomi (per esempio acne comedonica, papulo-pustolosa, acne conglobata) e, altre volte, le varie forme di acne sono raggruppate secondo le cause esterne che possono aver scatenato le impurità (per esempio acne da cosmetici e acne di Maiorca).

Più comunemente però si distinguono le varie forme di acne a seconda della prevalenza del tipo di lesioni, individuoando 4 forme principali:

– lieve o comedonica (con prevalenza di comedoni)
– papulo – pustolosa (è la forma più frequente con prevalenza di papule e pustole)
– nodulo – cistica (<10% dei casi, con noduli e cisti sottocutanee che possono provocare esiti cicatriziali)
– conglobata (la forma più grave di acne, con lesioni nodulo-cistiche, che perdura fino ai 30 anni, con formazione di gravi esiti cicatriziali)

Quali sono le cause dell’acne?

Le cause dell'acne volgare sono in gran parte sconosciute. E' consolidato il fatto che si tratti di una condizione multifattoriale. I principali fattori patogenetici dell’acne comprendono:

- l'aumentata produzione di sebo

- l'infiammazione locale

- la colonizzazione batterica dei follicoli pilo-sebacei

- l'alterata cheratinizzazione (con cheratosi follicolare, ossia la formazione di un tappo che può occludere gli sbocchi delle ghiandole)

Tra le cause di acne è importante anche la familiarità, cioè una predisposizione specifica a sviluppare questo disturbo. Possono inoltre intervenire fattori esterni come la cosmesi, fattori ambientali e lo stress che può far aggravare e fungere da fattore di mantenimento dell'acne creando così un circolo vizioso.

La diagnosi

La diagnosi dell’acne è di competenza dello specialista dermatologo che permette di evidenziare il polimorfismo delle caratteristiche lesioni dell'acne e di evidenziare le eventuali condizioni sistemiche associate (nella donna), come alterazione del metabolismo ormonale ovarico o surrenalico, presenza di ovaio micropolicistico (PCO).

Come viene curata

La patogenesi multifattoriale è confermata dal fatto che la terapia più efficace per l’acne è una terapia combinata che deve essere sempre personalizzata in base al tipo di paziente e di acne. L’obiettivo della terapia è senz’altro quella di curare la malattia, ma soprattutto di prevenire gli esiti cicatriziali permanenti.

Le forme di acne lieve beneficiano di terapie topiche, ossia creme, gel e pomate a base di antinfiammatori, antibiotici, cheratolitici (che sciolgono i “tappi” che chiudono gli sbocchi delle ghiandole), a base di retinoidi, benzoil perossido ed acido azelaico. Tali farmaci possono essere utilizzati in monoterapia o in combinazione fra di loro. La scelta della terapia locale va orientata e personalizzata tenendo in considerazione la tollerabilità dei diversi preparati e il “tipo” di pelle del singolo soggetto.

Le forme più gravi di acne, con prevalenza di lesioni infiammatorie (lesioni papulo-pustolose),necessitano di un approccio più aggressivo: oltre alle pomate, si utilizzano anche farmaci per bocca, in particolar modo antibiotici, come le tetracicline o i macrolidi.

L’acne nelle donne talvolta si può associare a disfunzioni ormonali (iperandrogenismo) oppure può presentarsi particolarmente resistente ai trattamenti convenzionali. In questi casi il trattamento può beneficiare di farmaci antiandrogeni o con estroprogestinici orali – la classica pillola.

Le forme di acne nodulo-cistica o conglobata generalmente non sono responsive alle terapie convenzionali e presentano alto rischio di gravi cicatrici permanenti. In questi casi viene prescritta una terapia sistemica con isotretinoina, farmaco derivato dalla Vitamina A. Si tratta di un farmaco molto efficace, ma gravato da un certo numero di effetti indesiderati e collaterali, tra cui la possibilità di indurre gravi malformazioni fetali. Nelle donne si rende pertanto necessario l’esecuzione di test di gravidanza e la contraccezione durante tutta la durata della terapia. È necessario inoltre eseguire regolari controlli degli esami di laboratorio prima dell’inizio della terapia e durante tutta la terapia.

Tutte le terapie dell’acne devono rigorosamente seguire le indicazioni del dermatologo.

I peeling sono efficaci per combattere l'acne?

Grazie ai peeling di ultima generazione è possibile contrastare la produzione di sebo, diminuire la componente infiammatoria ed eliminare le pustole, migliorando così l’aspetto della pelle e accelerando la guarigione.

L'azione dei vari acidi utilizzati si basa sulle proprietà sebostatica ed antibatterica: le sostanze acide utilizzate sono in grado di penetrare all'interno della ghiandola sebacea inducendo un effetto di limitazione nella produzione di sebo e nel contempo svolgono attività antisettica e antibatterica.
I peeling maggiormente utilizzati comprendono l'acido glicolico, l'acido salicilico e l'acido piruvico.
Se l’acne è già in stadio avanzato, però, il solo trattamento del peeling non è sufficiente e va associato alle cure farmacologiche.
Durante il peeling la sostanza utilizzata viene applicata con un pennello sulla pelle e lasciato agire qualche minuto, a seconda del tipo di indicazione, dopo di che viene neutralizzato.
Il trattamento viene ripetuto a distanza di 4 settimane per un numero di volte (3-10) sufficiente ad ottenere i risultati desiderati.